ASSEGNAMENTO >> 11. Leggi “Risolvere le Situazioni PTS”

RISOVERE LE SITUAZIONI PTS

Per ottenere risultati nell’occuparsi di una persona connessa a soppressivi, vi sono due dati stabili che ognuno deve avere, comprendere e sapere che sono veri.

Questi dati sono i seguenti:

  1. Tutte le malattie, in maggior o minor misura, e tutti i pasticci derivano direttamente e unicamente da una condizione PTS.
  2. Per eliminare la condizione sono necessarie tre azioni fondamentali:
    1. (A) scoprire,
    2. (B) risolvere o
    3. (C) disconnettere.

Chi viene chiamato a occuparsi di persone PTS può farlo molto facilmente, molto più facilmente di quanto creda. L’intoppo principale consiste nel pensare che vi siano delle eccezioni, che esista un’altra tecnologia, che i due principi sopra esposti siano suscettibili di modifica e non assoluti, o che il loro campo di azione non sia universale. Chi sta cercando di risolvere la situazione PTS di una persona perde la bussola nel momento stesso in cui si persuade dell’esistenza di altre condizioni o ragioni o tecnologie: perderà il gioco e non otterrà nessun risultato. E questo è un vero peccato, perché la cosa non è difficile a farsi e i risultati sono a portata di mano.

Un PTS è raramente psicotico. Ma tutti gli psicotici sono PTS, come minimo di se stessi. Una persona PTS può soffrire di una deficienza fisica oppure di uno stato patologico (cattiva condizione fisica causata da una malattia) tale da prevenire un pronto recupero, ma nello stesso tempo non guarirà completamente a meno che non venga risolta anche la condizione PTS. Infatti è diventata predisposta a sviluppare deficienze fisiche oppure vere e proprie malattie perché era PTS. E a meno che non si riprenda da tale condizione, non potrà guarire e certamente non guarirà permanentemente, qualunque sia la medicina che le venga somministrata o l’alimentazione che le venga prescritta. Tutto questo sembra indicare che esistano “altre malattie o cause di malattia oltre al fatto di essere PTS”. Di certo esistono deficienze fisiche e malattie proprio come possono esserci incidenti e ferite. Ma, per quanto strano sembri, è la persona stessa a causarle, proprio perché il fatto di essere PTS ve la predispone (la rende suscettibile ad esse). Medici e dietologi, in modo più ingarbugliato, parlano costantemente di malattie provocate da “stress”. Pur essendo privi di una completa tecnologia sul soggetto come quella di cui Scientology dispone, costoro avvertono un vago sentore di come stanno realmente le cose, poiché in qualche modo vedono che corrisponde alla verità. Non sono in grado di risolvere la cosa, eppure la riconoscono e sostengono che si tratta di una situazione che sta a monte di svariate malattie e incidenti. Bene, Scientology dispone della relativa tecnologia in più di un modo.

Che cos’è questa cosa chiamata “stress”? È qualcosa che va oltre la definizione che ne fornisce il medico: costui in genere sostiene che si tratta di una conseguenza di shock fisici o derivanti da operazioni e in questo dimostra una visione troppo limitata.

La persona sotto stress è, in realtà, sottoposta a soppressione in una o più aree o aspetti della sua esistenza.

Se questa soppressione viene localizzata e la persona la risolve o disconnette, la condizione si affievolisce. Se riceve inoltre alcuni procedimenti di Scientology che affrontano esplicitamente la soppressione individuale e se tutte queste aree di soppressione vengono in tal modo risolte, la persona guarirà da qualunque cosa lo “stress” possa aver provocato.

Di solito l’interessato ha una comprensione insufficiente della vita o dei suoi aspetti per afferrare la propria situazione. È confuso. Crede che tutte le sue malattie siano vere, visto che vengono menzionate su libri tanto pesanti!

In un certo momento del passato si è trovato predisposto alle malattie oppure agli incidenti. In seguito, quando si è verificata una soppressione seria, ha patito un peggioramento o la comparsa della malattia o di un incidente e poi, con una serie di soppressioni simili e ripetute, la malattia o la tendenza agli incidenti è diventata prolungata o cronica.

Perciò dire che una persona è PTS del suo ambiente attuale sarebbe una diagnosi molto limitata. Se continua a fare oppure a essere qualcosa contro cui la persona o gruppo soppressivo a suo tempo avevano obiettato, può ammalarsi o continuare a essere ammalata oppure ad avere incidenti.

In realtà, il problema dei PTS non è molto complicato. Una volta afferrati i due principi esposti in precedenza, il resto diventa solo un’analisi della loro applicazione per questa persona in particolare.

Una persona PTS può essere aiutata considerevolmente in tre modi:

  1. Acquisendo una comprensione della tecnologia relativa alla sua condizione.
  2. Scoprendo di chi o di che cosa è PTS.
  3. Risolvendo la cosa oppure disconnettendo.

Chiunque desideri individuare e occuparsi di persone PTS, oppure abbia questo compito, deve compiere un’ulteriore azione preliminare: deve sapere come riconoscere un PTS e come occuparsene una volta individuato. Perciò è decisamente una perdita di tempo impegnarsi in questa caccia, a meno che non si sia studiato a fondo il materiale d’istruzione concernente i soppressivi e i PTS e non lo si abbia afferrato senza alcun malinteso sulle parole o sui termini. In altre parole, il primo passo che bisogna affrontare consiste nel comprendere il soggetto e la relativa tecnologia. Questo non è difficile da fare.

Una volta superato questo passo, non s’incontra più alcuna vera difficoltà nel riconoscere persone PTS e nell’occuparsene con successo, il che è molto gratificante e soddisfacente.

Consideriamo ora il livello di approccio più facile:

  1. Consegnate alla persona i più semplici tra i materiali sull’argomento e fateglieli studiare, così che conosca gli elementi base come “PTS” e “soppressivo”. Può darsi che già a questo punto capisca qual è la fonte delle sue difficoltà e si senta molto meglio. È successo.
  2. Senza incitarla eccessivamente e senza scavare troppo a fondo, fatela parlare della malattia, incidente o condizione che ritiene adesso possa essere il risultato di una soppressione. Di solito racconterà che la soppressione si trova proprio lì e in quel momento oppure che si è verificata poco tempo prima, e sarà molto disposta a spiegarvi (senza alcun sollievo) come questa derivi dal suo ambiente attuale o da uno recente. Se la lasciaste continuare su questo punto, diventerebbe semplicemente un po’ infelice e non migliorerebbe, dato che di solito sta descrivendo un’esperienza recente e sgradevole prima della quale ci sono state molte esperienze precedenti simili.
  3. Chiedete quando si ricorda di aver avuto per la prima volta quella malattia oppure incidenti di quel genere. Comincerà subito a procedere a ritroso e si renderà conto che le è già successo prima. Di solito andrà indietro fino a qualche punto remoto di questa vita.
  4. A questo punto chiedetele chi era. Di solito ve lo dirà prontamente. E, dato che non state tentando di fare altro che liberarla dalla restimolazione verificatasi, non indagate oltre.
  5. Scoprirete che di solito nominerà un individuo a cui è ancora collegata! Così chiedetele se intende risolvere la questione oppure disconnettere. Ora, dato che, se disconnettesse in modo drammatico, si scatenerebbe un putiferio e non riesce proprio a vedere come potrebbe farlo, persuadetela a cominciare a risolvere la cosa con un approccio graduale. Ciò può consistere nell’imporle una leggera disciplina, ad esempio chiedendole di rispondere per davvero alle lettere dell’altro individuo o di scrivergli una piacevole nota del tipo “belle strade e bel tempo” (calma, calorosa, amichevole) o di guardare realisticamente come lei abbia trasformato in indifferenza, avversione oppure odio, l’affetto che gli altri nutrivano per lei. In breve, tutto ciò che si richiede per la risoluzione è affrontare la cosa con un approccio graduale. Non state cercando di fare altro che PORTARE LA PERSONA PTS DALL’ESSERE EFFETTO DELLA SOPPRESSIONE A TROVARSI IN UNA BLANDA E LIEVE POSIZIONE CAUSATIVA.
  6. Verificate se la persona sta risolvendo la cosa e guidatela, sempre mantenendovi a un livello lieve di “belle strade e bel tempo”.

Questa è una risoluzione semplice. Può darsi che vi capitino alcune situazioni complesse, tipo una persona che è PTS di un individuo che si trova nelle sue immediate vicinanze e che lei non conosce, e può darsi che lo debba individuare prima di poter risolvere o disconnettere. Potrete trovare persone incapaci di andare indietro di pochi anni con la memoria. Ma quando la situazione pare piuttosto complessa, anche la soluzione semplice finisce. Quando v’imbatterete in simili situazioni complesse, le potrete veder risolte mediante procedure di Scientology più avanzate.

Ma già questa semplice azione appunterà sufficienti medaglie al vostro petto. Sarete sorpresi nello scoprire che, sebbene alcuni di loro non guariscano istantaneamente, medicine, vitamine e minerali adesso funzionano quando prima non funzionavano. Potrete anche ottenere delle riprese immediate, ma rendetevi conto che se ciò non accadesse, non per questo avrete fallito.

Compiendo le azioni esposte in questa sezione volte a risolvere una situazione PTS, avrete creato un varco e iniziato a smuovere le acque rendendo l’individuo PTS più consapevole e in questo modo scoprirete che ora lui si trova in una posizione più causativa.

La sua malattia o la sua predisposizione agli incidenti potrebbe non essere lieve. Il vostro successo potrebbe limitarsi al fatto che lui ora abbia la possibilità di migliorare attraverso la nutrizione, le vitamine, i minerali, le medicine, le cure e, soprattutto, il processing di Scientology. A meno che non diate una scrollatina a questa condizione, lui non avrà nessuna possibilità di migliorare: perché la prima cosa che gli è capitata, relativamente alle malattie o agli incidenti, è l’essere diventato PTS.

Perciò non sminuite quello che potete fare per un PTS. E non sottovalutate la tecnologia PTS, né trascuratela. E non continuate a evitare o, ancora peggio, a tollerare condizioni PTS nella gente.

Voi potete fare qualcosa in proposito.

E loro altrettanto.

smettere di essere connesso con un’altra persona. Vedi anche disconnessione in questo glossario.

figurativamente, un riconoscimento per un grande raggiungimento.

una forma speciale di consulenza personale, esclusiva di Scientology, che aiuta una persona a osservare la propria esistenza e che migliora la sua capacità di affrontare ciò che egli è e l’ambiente in cui vive. Il processing è un’attività precisa, interamente codificata, che segue procedure esatte.